Cause della parodontite

La causa principale della formazione della parodontite è la scarsa igiene orale domiciliare che permette la formazione della placca batterica da cui le tasche gengivali, il tartaro e l’infiammazione dei tessuti parodontali.

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Dopo ogni pasto il Ph della bocca si altera soprattutto se consumiamo zuccheri e può capitare che qualche residuo di cibo rimanga tra i denti. In queste condizioni si sviluppa la placca batterica che aderisce alla superficie dei denti (soprattutto sulle superfici interdentali ed occlusali) e si insinua all’interno del solco gengivale. I batteri iniziano così a produrre sostanze chimiche (in maggioranza acidi) altamente irritanti per le gengive che si infiammano e danno vita alla gengivite(Ablatore pneumatico).

Se la placca batterica non viene rimossa attraverso l’igiene orale quotidiana, l’infiammazione gengivale viene continuamente alimentata e le fibre del legamento parodontale tendono ad essere gravemente compromesse tanto da permettere ai batteri di “scavare” all’interno del solco gengivale formando delle vere e proprie tasche gengivali (o tasche parodontali) all’interno delle quali non è possibile arrivare con il semplice spazzolino o il filo interdentale per rimuovere la placca.

Con il tempo la placca sedimenta e mineralizza formando il tartaro il quale può essere rimosso soltanto attraverso manovre di pulizia professionale dei denti mentre, se non rimosso, l’azione dei batteri patogeni in esso contenuti continua indisturbata fino a dar vita alla parodontite grave ovvero l’infezione si propaga a tutti i tessuti parodontali minando la stabilità dell’elemento dentale che è condannato a cadere o costringe il dentista ad un’inevitabile estrazione del dente colpito ancorchè sano (Ablatore ultrasuoni).

Quando utilizzare la protesi mobile ?

Motivi anatomici e strutturali
Quando il dentista si trova davanti ad una situazione in cui non è possibile ancorare la protesi a denti naturali che facciano da pilastro per un ponte dentale o non si vogliono limare gli elementi dentali poiché sani ed, inoltre, non ci siano le condizioni necessarie e sufficienti per inserire degli impianti dentali, allora la protesi mobile rappresenta l’unica soluzione per ripristinare sia la masticazione che l’estetica del paziente(Modelli denti);

Contingenza
In quei casi in cui si è proceduto al collocamento degli impianti dentali ma non è stato possibile effettuare il carico immediato poiché è necessario attendere il periodo di osteointegrazione, la protesi mobile è l’unico sistema protesico temporaneo per non rimanere completamente senza denti.

Una volta trascorso il tempo necessario, la protesi fissa definitiva sarà fissata agli impianti dentali pronti per assolvere a tutti i loro compiti.

Motivi economici
I motivi economici, soprattutto in questi periodi di crisi, sono il deterrente principale che induce molte persone a scegliere, anche momentaneamente, presidi protesici meno costosi in attesa di tempi migliori.

Oggettivamente, la protesi mobile, totale o parziale che sia, ha prezzi più accessibili rispetto alla protesi fissa su impianti dentali;

Terrore per interventi chirurgici
Il terrore per tutto ciò che riguarda il sottoporsi ad interventi chirurgici di qualunque natura non è da sottovalutare(riunito odontoiatrico).

Inserimento degli impianti dentali con la tecnica All on 4

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Esistono sostanzialmente due approcci differenti che il clinico può utilizzare e sono:

Implantologia All on 4 con dima di Malò
Una volta estratti i denti residui o parti di essi si procede con la bonifica della parte. Il passo successivo è quello di posizionare la dima chirurgica di Malò sulla mandibola in modo tale che detta dima e le tacche su di essa possano guidare l’odontoiatra nel corretto inserimento degli impianti nonché nella loro inclinazione all’interno dell’osso.

All on 4 con l’implantologia computer guidata
A partire dai dati della TAC (oppure TAC DENTALSCAN Cone Beam 3D) il computer riproduce virtualmente la struttura ossea del paziente e decide in quali punti inserire gli impianti. Tutti i dati vengono inviati ad una struttura che realizza una dima chirurgica molto più complessa rispetto a quella del Dr. Malò e che assomiglia ad una miniprotesi con dei forellini situati in corrispondenza dei punti in cui il medico inserirà le frese per preparare la sede ossea che riceverà l’impianto in titanio.

Indipendentemente dalla tecnica utilizzata per l’alloggiamento degli impianti dentali (con guida del computer o meno), si procede alla sutura dei lembi che sono stati creati ed a posizionare i transfer per rilevare le impronte dentali.

A questo punto la palla passa al laboratorio odontoiatrico che inizia la preparazione dell’arcata provvisoria immediatamente dopo la determinazione dell’altezza di masticazione rilevata attraverso l’utilizzo di una struttura in cera realizzata sulle personali caratteristiche proprie del caso in esame.

Una volta pronta l’arcata, essa viene inserita nel cavo orale del paziente e fissata sulla testa agli impianti grazie alla parte sporgente di essi (fotopolimerizzazione). Si procede poi a controllare l’occlusione e ad apportare le necessarie modifiche nel caso in cui siano necessarie.

Dopo circa sette o dieci giorni il paziente viene chiamato per la prima visita post operatoria durante la quale si procede anche alla rimozione dei punti di sutura.

Durante i due mesi successivi non resta altro che attendere la completa guarigione delle ferite all’interno della bocca, attendere l’assestamento delle gengive (compresa la papilla nel caso di protesi senza gengiva finta) in base alla nuova arcata.

Trascorso tale periodo, detto di osteointegrazione, durante il quale il paziente ovviamente riferirà al dentista eventuali problematiche che saranno così tempestivamente risolte anche sul definitivo, arriva il momento di sostituire protesi provvisoria con quella definitiva costruita in base alle scelte precedentemente fatte dal cliente ed dei consigli dell’odontoiatra.

Conclusioni
Riassumendo, l’implantologia All on 4, in pochissimo tempo e con un intervento mininvasivo, permettere di riabilitare completamente l’estetica e le funzionalità della bocca del paziente.

Grazie ai quattro punti di ancoraggio individuati dal Dr. Malò e all’estrema precisione raggiunta dai software che elaborano le informazioni sullo stato del paziente, è possibile intervenire anche in quei casi in cui in passato non si poteva a causa della ridotta dimensione dell’osso(micro motore).

Ortopantomografia per bambini

A meno che non esistano delle valide motivazioni a sostegno, in linea generale, possiamo dire che l’ortopantomografia non è richiesta quando il paziente ha in bocca i soli denti da latte per i quali si preferisce la radiografia endorale bite-wing.

L’ortopantomografia è, invece, utile per i pazienti con dentatura mista ovvero durante la seconda dentizione quando ai denti decidui si sostituiscono quelli permanenti; anche in questo caso il bambino viene sottoposto a tale esame solo durante la prima visita poi si prosegue con le radiografie endorali.

I programmi radiodiagnostici studiati per i bambini prevedono un’ulteriore diminuzione della dose di raggi x: da 3 microsievert si passa ad 1 solo microsievert.

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Dove si esegue l’esame ?
La risposta più logica sarebbe quella che indica il dentista come prima soluzione però, purtroppo, non tutti gli studi di odontoiatria sono provvisti del macchinario necessario (Sistema di radiografia).
Nel caso il vostro dentista non abbia la possibilità di effettuare la panoramica dentale, le alternative ricadono su:

●Ambulatori privati di radiologia;
●Cliniche private con servizio di radiologia per pazienti esterni;
●Cambiare dentista.
Qual è il costo dell’ortopantomografia ?
Il prezzo di una ortopantomografia è relativamente basso e cambia da regione a regione.
Il costo va dai 25 euro ai 60 euro in regime privato ovvero recandosi presso la struttura che esegue l’esame con la sola ricetta del dentista (ricetta bianca che svolge la funzione di impegnativa ma che con quest’ultima non ha nulla a che fare). Potendo attendere qualche giorno (ultimamente i tempi di attesa sono stati notevolmente accorciati), è possibile risparmiare qualche euro sul prezzo avvalendosi del Servizio Sanitario Nazionale – SSN – o mutua.

Ortopantomografia con la mutua o in convenzione SSN
L’ortopanoramica o panoramica dentale è un esame che può essere fatto anche in ospedale (reparto di radiologia) oppure in cliniche e ambulatori odontoiatrici convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) – comunemente detto mutua -.

Basta rivolgersi al proprio medico di famiglia per avere tutte le informazioni e l’impegnativa (ricetta rossa). Il prezzo dell’ortopanoramica con la mutua o in convenzione SSN varia da regione a regione, in alcuni casi anche da provincia a provincia.

In linea di massima il costo è inferiore rispetto a quello pagato in regime privato ma non di tantissimo, si va dai 3/4 euro ai 15 euro in meno ma i tempi di attesa sono notevolmente più lunghi. La prenotazione può essere fatta, anche telefonicamente, tramite il CUP – Centro Unico Prenotazioni – della propria città ma bisogna essere già in possesso dell’impegnativa rilasciata dal medico di famiglia(riunito odontoiatrico).

Denti del giudizio

Problemi legati ai denti del giudizio

Igiene orale insufficiente causa di infiammazioni
Non è sempre detto che i denti del giudizio debbano crescere in modo anomalo ma anche quando questi seguono una dentizione perfetta possono essere fonte di problemi a causa della loro posizione estremamente arretrata all’interno del cavo orale. Non sempre durante lo spazzolamento si riesce ad eliminare tutta la placca batterica la quale tende così a depositarsi lungo il solco gengivale.In assenza di pulizia dentale periodica dal dentista, le gengive tendono ad infiammarsi, in alcuni casi anche a sanguinare e, allo stadio iniziale, senza creare dolore. L’accumulo della placca è fonte di carie non solo per gli ottavi ma anche per i secondo molari nonché di patologie del parodonto (gengivite o parodontite).

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L’estrazione dei denti del giudizio elimina la possibilità che ciò accada permettendo una corretta rimozione di tutti i batteri potenzialmente nocivi a mezzo dello spazzolino da denti, collutorio e filo interdentale.
DURANTE LA DENTIZIONE

●Dolore durante l’eruzione
Gli ottavi sono gli ultimi denti che crescono e la loro eruzione è spesso accompagnata da leggeri fastidi fino a forti dolori a secondo dei soggetti. I terzi molari devono farsi spazio tra gli altri denti e come questi, prima di vederli comparire nel cavo orale, devono lacerare la cresta gengivale.Non di rado, l’eruzione dei terzi molari è accompagnata da dolori gengivali e per questo motivo si tende a toccarli il meno possibile ed a pulirli il meno possibile per evitare il riacutizzarsi del dolore; tutto ciò è completamente sbagliato poiché un’inadeguata pulizia dei denti permette ai batteri di aggiungere nuovi problemi a quelli già presenti;
●Dente del giudizio incluso
Si intende incluso il dente che non perfora la gengiva per erompere restando così totalmente invisibile nel cavo orale e, in alcuni casi, inglobato nelle ossa mascellari. Il dente del giudizio incluso è spesso causa di cisti che si espandono nell’osso alveolare causandone la distruzione.
●Dente del giudizio storto
Oltre a pregiudicare l’igiene della bocca, gli ottavi non in asse provocano lo spostamento degli altri denti a causa della forza che esercitano per erompere (venir fuori). Alcuni odontoiatri sono del parere che tale spinta provochi l’avvallamento dei denti frontali (riunito dentisti) mentre altri sono del parere che tale avvallamento non sia provocato dalla spinta dei terzi molari bensì dalla tardiva crescita delle ossa mascellari.
●Denti del giudizio parzialmente ritenuti
Una volta completata la dentizione permanente, ci si può accorgere che il terzo molare non è spuntato totalmente poiché una porzione di esso è rimasta sotto il livello del bordo gengivale e non ha raggiunto il piano occlusale (in parole povere, il livello che gli permetterebbe di partecipare alla masticazione insieme con l’antagonista).La pericoronite è la patologia che colpisce le gengive che stanno attorno al dente parzialmente incluso e, se non curate in tempo, danno luogo ad una sintomatologia più seria: il dolore, oltre a riguardare l’azione dell’apertura e chiusura della bocca, irradia fino all’orecchio ed i linfonodi del collo si ingrossano. L’ultimo stadio della pericoronite è l’ascesso dentale caratterizzato da forte dolore, e raccolta locale di pus che necessita dell’intervento dell’odontoiatra poiché i comuni rimedi come antidolorifici od antinfiammatori non hanno più alcun effetto o quasi. Solitamente l’estrazione dei denti del giudizio inclusi o semi-inclusi ha un costo maggiore rispetto agli altri denti.
●Denti del giudizio orizzontali
Si verifica quando il terzo molare non segue la normale linea di crescita, dall’osso verso l’alto, bensì cresce orizzontalmente andando così ad intaccare il dente vicino (secondo molare) tale crescita anomala è detta disodontìasi. Il processo di crescita anomala è causa di non poche conseguenze; anzitutto la spinta esercitata dal dente del giudizio sul dente attiguo o da questo sull’ottavo durante la masticazione provoca un forte mal di denti circostanziale inoltre, le gengive non possono circondare in modo adeguato il terzo molare poiché esso non erompe quindi è possibile il verificarsi di infiammazione gengivale cronica (Compressore senza olio).

Apparecchiature dentali nuovo on-line

Lenti Binoculari su Fascia Frontale 

Ymarda® CH250 Loupe binoculaire frontale modèle à bandeau

Caractéristiques :
Agrandissement: 2.5x,3x,.3.5x,4x
Matériel: lentille optique
Distance de travail: 200-600mm
Angle de vision: réglable

 

Aspiratore per Filtrare

AIXIN® AX-MX800 aspirateur de poussière pour laboratoire

Caractéristiques
AX-MX800 aspirateur de poussière dispose d’un bruit plus faible,une puissance d’aspiration fort et réglable, facile à utiliser et transporter. Le commutateur au pied en option,il peut fonctionner pour 4 heures continu.

 

Termoformatrice Odontoiatrica

Cette unité est est un nécessaire équipement dentaire pour formage divers types de feuilles de plastique.
Caractéristiques
Alimentation: 220V / 110V 50 / 60Hz
Consommation électrique: 1000W
Dimensions: 25cm x 25cm x 35cm
Poids: 10 kg

 

Vibreur e Parallelizzatore

AIXIN® AX-Z2 Vibreur pour laboratoire dentaire


Description
Cet article vibre fortement petit à petit,opérations faciles et vibrations réglable.

Caractéristiques
Alimentation: 220V / 110V 50 / 60Hz
Consommation d’énergie: 100W
Charge max: 2 kg
Dimensions: 10cm x 18cm x 22cm
Poids: 5,5 kg

 

Lucidatrice Odontoiatrico

AX-B5 affinent les dispositifs de soufflage d’unité grande fenêtre de visionnement, deux crayons pour des médias de différentes tailles et dureté, bouteille transparente de sable pour observer l’état de sable pendant le sablage. Il comporte également la puissance forte de sablage, les opérations sans heurt et précises, et le bas entretien

L’utilizzo Della Chirurgia Piezoelettrica Nell’avulsione Dei Denti Del Giudizio Inclusi

Estrazione Chirurgica 4.8 In Inclusione Osteomucosa Con Ostrotomia Piezoelettrica Del Mascellare

OPT

La chirurgia piezoelettrica permette di effettuare una serie di interventi in maniera poco traumatica, precisa e sicura sulle ossa mascellari, nell’assoluto rispetto delle strutture vascolari e nervose situate in prossimità nella zona d’intervento.(Chirurgia dentale ad ultrasuoni) Il caso, giunto alla nostra osservazione, riguardava un giovane paziente di sesso maschile che presentava una intensa sintomatologia algica da pericoronarite del 4.8. All’esame OPT il 4.8 presenta la radice mesiale fortemente ricurva ad angolo retto ed una contiguità delle radici con il canale mandibolare. Si è proceduto in una prima fase allo scollamento di un lembo mucoperiosteo e con l’ausilio del piezosurgery ad una osteotomia che ha facilitato l’avulsione del 4.8 nel rispetto delle strutture nobili e delicate contigue(Inserti à Chirurgie Ultrasonique).

Classificazione Della Parodontopatia In Base Alla Posizione

È possibile distinguere diverse tipologie di parodontopatia secondo la posizione in cui si manifesta l’infezione. Nel caso in cui vengano rilevati i sintomi citati precedentemente, può essere diagnosticata una piorrea orizzontale e verticale, marginale, apicale, mascellare.

Si parla di parodontopatia diffusa orizzontale nel caso in cui si diffonda provocando il riassorbimento dell’osso alveolare orizzontalmente. Contrariamente, se il riassorbimento si verifica in verticale è il caso di una parodontopatia diffusa verticale.

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La parodontopatia marginale colpisce principalmente le persone adulte e consiste nel progressivo riassorbimento dell’alveolo osseo che prende altresì il nome di cresta marginale.

Per parodontopatia apicale si intende invece l’infiammazione dei tessuti periapicali del dente, ossia l’osso alveolare e il legamento parodontale. Si manifesta in due diverse forme: acuta e cronica. Il termine apicale e periapicale indica la posizione delle lesioni allo sbocco all’apice del sistema canalare delle radici dentarie, in altre parole sulla estremità delle stesse(ablatore ad ultrasuoni).

La patologia può anche estendersi lateralmente lungo la radice oppure nelle forcazioni.

Si parla di parodontopatia apicale acuta quando evolve in ascesso alveolare acuto e presenta dolori nella masticazione; mentre la parodontopatia apicale cronica è più conosciuta come granuloma e cisti radicolare. Generalmente presentano una dolenzia alla percussione dell’elemento affetto e possono riacutizzare dando luogo al cosiddetto ascesso fenice.

Può altresì verificarsi una parodontopatia per l’inclusione di ottavi. Si definisce incluso un dente che non riesce a fuoriuscire dalla gengiva. Generalmente questa condizione è tipica degli ottavi, ossia i cosiddetti denti del giudizio. In questo caso il dente bloccato crea una condizione di disagio che partendo da una gengivite può trasformarsi col tempo in piorrea(Micromotore endodontico).

Sterilizzazione Degli Strumenti Nello Studio Odontoiatrico:Il Tuo Dentista Sa Come Eseguirla Correttamente?

Gli strumenti odontoiatrici sono, in base alla vigente direttiva europea e alle leggi nazionali, dei presidi medico-chirurgici che devono essere sottoposti ad una gestione qualitativamente sicura e adeguata. Una gestione corretta degli strumenti è obbligatoriamente necessaria, sia nel rispetto dei materiali che delle regole igienico sanitarie.

Bisogna dunque escludere rischi di carattere igienico durante la decontaminazione, perché un trattamento non soddisfacente lascerebbe residui sullo strumento con il rischio di incrementare il numero di agenti potenzialmente patogeni. Il termine “strumenti odontoiatrici” comprende un gran numero di prodotti nei più svariati materiali come per es. specchietti, sonde, pinzette, spatoline, pinze estrattive, leve, strumenti parodontali, strumenti canalari, strumenti rotanti, turbine e manipoli. Tutti questi materiali sono di regola decontaminati secondo le stesse metodiche.

DISINFEZIONE E PULIZIA MANUALE
Prima di procedere alla disinfezione, tutti gli strumenti devono essere lavati e disinfettati. La disinfezione serve a proteggere il personale dalle infezioni da germi patogeni provenienti da pazienti, sia ad impedire la diffusione dei germi patogeni stessi.
Gli strumenti subito dopo l’utilizzo devono essere immersi in una soluzione di un liquido detergente che abbia un’azione disinfettante certificata dal Ministero. Gli strumenti devono essere completamente coperti dalla soluzione. Per questo non si devono sovraccaricare i bagni di liquido con tanti strumenti. Dopo la disinfezione gli strumenti vanno sciacquati con cura per eliminare tutti i residui della soluzione disinfettante. Immediatamente dopo si passa all’asciugatura degli strumenti. Manipoli dritti e contrangoli, turbine ed altri azionamenti non devono essere trattati nel bagno ad immersione o ad ultrasuoni(pulitore ultrasuoni).

Gli strumenti trattati manualmente o meccanicamente devono essere esenti da residui di sangue , saliva ed altre forme di sporco come materiali da otturazione.

GLI STRUMENTI STERILI PROTEGGONO IL PAZIENTE
Lo standard europeo impone l’utilizzo di strumenti sterili sul paziente e presuppone che siano stati puliti e disinfettati come da prescrizioni e sterilizzati all’interno di buste a norma con un processo di sterilizzazione validato. Ci sono diversi procedimenti di sterilizzazione, ma la metodica più utilizzata in uno studio odontoiatrico è la sterilizzazione a vapore.

IMBALLARE CORRETTAMENTE
L’imballo del materiale sterile deve soddisfare le norme vigenti per quanto riguarda la qualità e l’utilizzo e deve essere applicabile al processo di sterilizzazione prescelto (autoclave sterilizzazione).

Secondo DIN EN 13060 le sterilizzatrici a vapore sono suddivise in tre categorie:

TIPO B
TIPO N
TIPO S
Per l’utilizzo universale in studio odontoiatrico si consiglia l’impiego di una macchina Tipo B. Si devono rispettare i controlli di routine richiesti e le prescrizioni per la manutenzione.

STOCCAGGIO
Per il mantenimento della sterilita degli strumenti fino all’utilizzo sul paziente, la premessa basilare è l’utilizzo di buste idonee alla sterilizzazione e che non consentano il passaggio di carica batterica. Lo strumentario tolto dall’imballo non è sterile. Un ambiente con poca polvere ed asciutto è la premessa per uno stoccaggio protetto di materiale sterile. Queste condizioni permettono uno stoccaggio in condizioni di sterilità di 6 mesi.

Carie, addio al trapano e alla paura del dentista

La salute dei denti è importante, ma spesso tendiamo a trascurarla per paura che il dentista ci infligga acute sofferenze: è vero che esiste l’anestesia e si possono sempre assumere anti-dolorifici per calmare ogni male, ma quanto più volentieri ci sottoporremmo alle cure di uno specialista se potessimo evitare il trapano, le iniezioni e qualsiasi forma di dolore?
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Una piccola scossa

Il sistema consiste in una piccola scossa di corrente elettrica che stimola il dente all’autoriparazione. Le carie sono causate dall’erosione dello smalto, che determinano una scomparsa dei minerali naturali del dente, che quindi inizia a marcire.

Lo scopo di questo nuovo metodo è quello di stimolare la capacità naturale del corpo di ripristinare questi minerali con quelli che si trovano nella saliva o nel fluoro.

La stimolazione avviene tramite una scossa a bassa intensità, per spingere i minerali verso la carie. Oltre a risultare completamente efficace, il sistema è del tutto indolore e l’utilizzo prevede una durata analoga a quella dei sistemi tradizionali. Si parla di una disponibilità della tecnologia nei prossimi tre anni, almeno nel Regno Unito, dove si usa già la corrente elettrica per alcune procedure. Ma è possibile che anche l’Italia si possa avvalere presto di questo metodo indolore, che farebbe la felicità di molte persone(rilevatore apicale).

L’importanza dell’igiene dentale

Nell’attesa che questa rivoluzione interessi anche il nostro Paese, è importante prevenire le carie attraverso un’igiene orale attenta, che preveda almeno due volte all’anno una visita presso l’odontoiatra per una pulizia dei denti (ablazione del tartaro), che unita all’igiene orale quotidiana mediante l’ausilio di spazzolino da denti, dentifricio e filo interdentale dopo i pasti, vi garantiranno un sorriso sano più a lungo. Attenzione invece ai colluttori che contengono alcol, che sembra possano provocare a lungo andare tumori alla bocca.

Un altro importante sistema di prevenzione consiste nella sigillatura di solchi e fossette dei molari definitivi, con l’ausilio di resine molto fluide che vengono fissate sul dente mediante mordenzatura e polimerizzazione(telecamera intraorale).